Il Tignanello è un vino iconico, celebre per essere stato il primo Sangiovese ad essere invecchiato in barriques e per l’uso innovativo di varietà non tradizionali come il Cabernet. Nel 2020, le condizioni climatiche regolari hanno caratterizzato l’anno: un inverno freddo con poca pioggia, una primavera fresca e umida, e un’estate stabile senza grandi variazioni di temperatura. Queste condizioni ottimali, soprattutto verso la fine di agosto prima della vendemmia, hanno contribuito a una maturazione perfetta delle uve coltivate nel rinomato vigneto Tignanello.
€158
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La Tenuta Tignanello sorge nel cuore del Chianti Classico, tra le dolci colline che abbracciano le valli della Greve e della Pesa, estendendosi su 319 ettari di terre, di cui circa 130 dedicati alla coltivazione della vite. Tra le sue vigne, spiccano due gioielli: il vigneto Tignanello e il vigneto Solaia.
Questi vigneti, situati sulla stessa collina e sviluppati su terreni derivanti dalle marne marine del Pliocene, composti da calcare e scisto, godono di giornate calde e notti fresche durante la stagione di crescita. Da questi prestigiosi vigneti nascono due vini iconici: Solaia e Tignanello, considerati artefici del rinascimento del vino italiano.
A partire dagli anni ’70, la Tenuta Tignanello ha rappresentato una sorta di “laboratorio” per l’innovazione vitivinicola dei Marchesi Antinori. Qui, sono state introdotte nuove tecniche e varietà di uve, come il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc, che hanno segnato un punto di svolta.
Le sperimentazioni riguardanti la densità delle viti, le pratiche di potatura e la selezione del Sangiovese sono state costantemente indirizzate verso un unico obiettivo: ottenere uve con maggiore concentrazione e tannini più morbidi. In questo territorio unico, il Sangiovese e i Cabernet riescono a esprimere appieno le proprie caratteristiche, valorizzando al massimo la tipicità del terroir.