Da dove partire?
La degustazione del vino si compone di tre fasi principali: l’esame visivo, l’esame olfattivo e l’esame gustativo.
L’esame visivo è il primo step della degustazione di un vino, dall’aspetto si possono comprendere alcune delle sue proprietà organolettiche, che verranno confermate o meno durante la degustazione.
Il colore, durante l’esame visivo, è il primo elemento su cui concentrarsi.
Come si guarda il vino?
Per prima cosa è importante osservare come il vino scende dalla bottiglia nel bicchiere per capirne la fluidità. Dopo aver riempito il bicchiere per circa un terzo del suo volume, lo si prende per lo stelo e lo si alza a livello degli occhi per osservarlo in controluce.
Per raccogliere informazioni migliori sul colore, tonalità, intensità e i suoi riflessi, bisogna guardare il vino inclinando il bicchiere di quasi 90° contro un fondo bianco.
Cosa capiamo dal colore del vino?
Osservando il colore possiamo capire a che tipologia di vino ci stiamo approcciando.
Le varie tonalità e i relativi riflessi sono influenzati da ambiente pedo-climatico, tecniche di vinificazione e maturazione e stato evolutivo del vino.
La palette dei colori del vino bianco
- Giallo Verdolino: caratteristico dei vini bianchi giovani, leggeri, freschi e dalla buona acidità. è un giallo tenue con forti riflessi verdi, dovuto ad uve raccolte leggermente in anticipo.
- Giallo Paglierino: è tipico dei bianchi piuttosto giovani, dal rapporto morbidezza/acidità equilibrato. Viene da uve raccolte in piena maturazione fisiologica.
- Giallo Dorato: caratteristico dei vini bianchi un po’ più maturi con maggiore morbidezza rispetto all’acidità. Rispecchia uve perfettamente mature e leggermente sovra maturate.
- Giallo Ambrato: presente soprattutto in vini passiti e liquorosi, dove la morbidezza è maggiore dell’acidità.
La palette dei colori del vino rosé
- Rosa tenue: colore caratteristico dei vini rosati che hanno effettuato macerazione delle bucce molto breve. Alcune volte ottenuti da vinificazione in bianco di varietà a bacca bianca leggermente dotati di sostanze coloranti
- Rosa cerasuolo: E’ il più comune colore dei vini rosati ottenuti con una macerazione più lunga rispetto a quella del colore rosa tenue.
- Rosa chiaretto: Colore dei vini rosati ottenuto da macerazione più lunga. In alcuni casi può essere ottenuto da vinificazioni in rosso di alcune varietà che contengono poche sostanze coloranti.
Curiosità : Fino al 1600 in Francia i vini rossi tenui o rosati venivano chiamati Clairet, questo nome è tutt’oggi utilizzato oltralpe per i vini rosati fermi.
La palette dei colori del vino Rosso
- Porpora: E’ tipico dei vini rossi giovani, di maggiore acidità e con tannini meno maturi.
- Rubino: E’ caratteristico dei vini rossi di media evoluzione, con tannini e acidità più equilibrati.
- Granato: Colore comune nei vini di grande intensità e affinamenti più lunghi. Vini maturi dove abbiamo acidità e tannini levigati. Caratteristico dei vini che fanno periodi di maturazione in legno.
- Aranciato: Lo ritroviamo in vini che hanno subito un lungo invecchiamento e hanno smussato molto acidità e tannini.